La Commissione europea adotta il Codice di condotta per l’affidabilità delle recensioni online degli alloggi turistici

La Commissione europea ha recentemente adottato il Codice di condotta per l’affidabilità delle recensioni online relative agli alloggi turistici, iniziativa di self-regulation che si inserisce nel più ampio quadro delle politiche europee volte a garantire correttezza, trasparenza e lealtà nelle pratiche commerciali digitali. Il Codice nasce da un processo di co-creazione tra i principali attori dell’ecosistema turistico – piattaforme digitali, associazioni di categoria, fornitori di alloggi, DMOs e organizzazioni di tutela dei consumatori – e si configura quale strumento di soft law orientato alla costruzione di standard comuni di condotta.

Dal punto di vista sistematico, il Codice non introduce nuove obbligazioni giuridiche, ma si colloca nell’alveo delle discipline già vigenti, tra cui il Digital Services Act (Reg. UE 2022/2065), il Digital Markets Act (Reg. UE 2022/1925), la Direttiva 2005/29/CE sulle pratiche commerciali sleali (UCPD, come modificata dalla Direttiva 2019/2161) e il Regolamento P2B (Reg. UE 2019/1150). Esso persegue dunque una funzione integrativa e applicativa, individuando best practices per la gestione delle recensioni online e orientando le condotte degli operatori verso il rispetto dei principi di trasparenza, proporzionalità e buona fede.

Il Codice attribuisce rilievo a profili concreti, quali la distinzione tra recensioni autentiche e sponsorizzate, la verifica dell’effettiva esperienza di soggiorno, la trasparenza dei sistemi di rating, il divieto di pratiche manipolative (boosting, bombing, brokeraggio di recensioni false) e il diritto di replica dei gestori delle strutture. Ai fornitori di alloggi è richiesto, tra l’altro, di astenersi dall’utilizzo di incentivi distorsivi e di mantenere aggiornate le informazioni rese disponibili sulle piattaforme.

La ratio dell’iniziativa si fonda sulla constatazione dell’impatto economico delle recensioni digitali – che influenzano oltre l’80% delle prenotazioni alberghiere e il 70% delle scelte di ristorazione – e sull’emersione di fenomeni di fake review di dimensioni non trascurabili (oltre 1,3 milioni individuate da Tripadvisor in un solo anno). In tale prospettiva, il Codice rappresenta un tentativo di rafforzare la responsabilità condivisa degli stakeholder, promuovendo forme di cooperazione e scambio informativo volte a contrastare pratiche fraudolente e a preservare l’affidabilità dello spazio digitale europeo nel settore turistico.

La sua natura dinamica – che prevede aggiornamenti periodici e meccanismi di governance affidati a una stakeholder network – ne evidenzia la funzione evolutiva, ponendolo come laboratorio di co-regulation capace di accompagnare lo sviluppo tecnologico e normativo del mercato digitale.

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