L’Italia verso una regolamentazione nazionale sull’intelligenza artificiale 

Mentre sul fronte europeo si sta per giungere ad un’approvazione definitiva del Regolamento sull’intelligenza artificiale, in Italia, il 23 aprile u.s. il Consiglio dei ministri ha annunciato la prossima elaborazione di un disegno di legge in materia proprio di intelligenza artificiale. Il disegno di legge non intende sovrapporsi al Regolamento europeo su tale materia, ma avrà lo scopo di completare il quadro regolatorio comunitario, con una disciplina dedicata a tutti quegli aspetti propri del diritto interno.  

Tra i vari settori che verranno regolamentati, assume un rilievo importante il rapporto tra l’intelligenza artificiale e lavoro, il quale sarà sorretto dal principio dell’antropocentrismo, chiarendo che l’intelligenza artificiale potrà essere impiegata solo ed esclusivamente per migliorare le condizioni di lavoro, per tutelare l’integrità psico-fisica dei lavoratori ed aiutarli a migliorare ed accrescere le loro prestazioni lavorative. 

Inoltre, verrà prevista una tutela rafforzata nei confronti degli utenti, in quanto saranno inserite delle disposizioni nel “Testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi” (TUSMAR), volte a favorire l’identificazione e il riconoscimento dei sistemi di intelligenza artificiale nella creazione di contenuti testuali, fotografici, audiovisivi e radiofonici. Così, il contenuto che sia stato completamente o parzialmente generato, modificato o alterato digitalmente dovrà essere contrassegnato, per esempio, tramite vere un elemento o segno identificativo, come l’acronimo “IA”.

Infine, nell’ambito della legge sul diritto d’autore, verrà sviluppata una disciplina specifica per le opere create tramite sistemi di intelligenza artificiale, con l’obiettivo di assicurare l’identificazione delle opere e degli altri materiali il cui utilizzo non sia espressamente riservato dai titolari del diritto d’autore.

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