L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha comminato una sanzione di 8 milioni di euro ad un importante gruppo attivo nel settore della spedizione, trasporto e consegna merci per le sue politiche green non trasparenti, ritenute in contrasto con le norme del Codice di Consumo in materia di pratiche commerciali scorrette.
L’Autorità ha infatti accertato che l’iniziativa di sostenibilità, sui cui il gruppo avrebbe basato la propria immagine green, “è stata organizzata, finanziata e comunicata senza la trasparenza, il rigore e la diligenza richiesti ad operatori di un settore molto inquinante, quale quello della spedizione, trasporto e consegna di merci”, utilizzando, al contrario, dichiarazioni ambientali ambigue e formulate in modo non sufficientemente chiaro, specifico, accurato e verificabile.
È emerso, inoltre, che ai clienti abbonati veniva imposto di aderire al programma, con l’obbligo di pagare un contributo economico per ricevere un certificato che attestasse la compensazione delle emissioni di CO2 relative alle spedizioni. Questo contributo, tuttavia, veniva calcolato senza una previa e adeguata verifica dei costi reali del programma, esentando i clienti di grandi dimensioni e lasciando intendere che le società del gruppo partecipassero in modo significativo al finanziamento. In realtà, è stato accertato che il gruppo ha trasferito tutti gli oneri economici sui propri clienti abbonati e sulle imprese affiliate, incassando contributi superiori ai costi effettivamente sostenuti per l’attuazione del programma.
Peraltro, le comunicazioni inviate ai clienti e le certificazioni di compensazione delle emissioni di CO2 si sono rivelate ingannevoli, ambigue e, in alcuni casi, non veritiere.