Nella seduta dello scorso 02 maggio, il Senato ha approvato a larga maggioranza le modifiche al codice di proprietà industriale.

Continua l’iter legislativo della riforma, iniziato nella precedente legislatura e proseguito da quella corrente, che mira principalmente a una semplificazione e alla digitalizzazione delle procedure, per stimolare gli investimenti e per la valorizzazione del Made in Italy.

Accolto con grande entusiasmo dagli esponenti dell’attuale governo, secondo cui queste misure contribuiranno a un aumento dei brevetti, il nuovo codice di proprietà industriale sarebbe carente, secondo l’opposizione, nella parte in cui ignora l’apporto degli studenti universitari nell’ambito dell’attività inventiva.

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