Nel recente caso deciso dalla High Court inglese, che ha visto la stilista Sonia Edwards soccombere di fronte al colosso del fast-fashion Boohoo, offre importanti spunti in merito alla tutela del design per i capi d’abbigliamento multifunzionali.
La designer è infatti divenuta famosa principalmente per “Infinity top”, un bikini multiuso caratterizzato dall’adattabilità dei lacci a varie forme e posizioni, in modo da consentire di indossare lo stesso capo in molti modi diversi.
La controversia in questione ha riguardato, oltre ad altri modelli, principalmente tale famoso bikini multi-posizione. La stilista, infatti, ha contestato che il bikini commercializzato dal sito Nasty Gal, brand fast fashion controllato da Boohoo, riproducesse esattamente il design del suo modello “Infinity top”.
Nell’interessante decisione resa il 3 aprile u.s., il giudice inglese ha sostenuto che le caratteristiche del modello non fossero abbastanza specifiche da essere protette dalla legge sui disegni e modelli.
“Queste caratteristiche non descrivono forme e configurazioni tutelabili”, ha dichiarato, in quanto “si tratta di concetti e metodi di costruzione che non sono tutelabili ai sensi della legge sui disegni e modelli”.
A detta del giudice il concetto di capo “multiuso” non ha nulla di unico, in quanto il fattore caratterizzante consiste nel fatto che chi lo indossa possa cambiare il modo di indossarlo a proprio piacimento, e questa è una libera scelta di chi lo indossa e non è la forma o la configurazione del design.
Pertanto, la pronuncia in esame ha ribadito il principio di non tutelabilità delle idee astratte, in questo caso dunque l’adattabilità e la multifunzionalità di un capo d’abbigliamento, che sarebbero concetti troppo generalizzati e astratti per divenire oggetto di rivendicazione: la tutela ricopre solo le forme e le configurazioni effettive dei design.
Inoltre, è stato affermato che il diritto di proprietà intellettuale non possa estendersi a “qualsiasi aspetto materialmente influenzato dalla forma della persona che li indossa“, a fronte della “infinita variabilità” di tali caratteristiche in relazione ai vari corpi.