L’11 giugno scorso, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso le istruttorie aperte a luglio 2024 nei confronti di sei influencer, cosiddetti “fuffaguru”. Con tale termine vengono chiamati coloro che promuovono via social corsi e metodologie per diventare ricchi senza sforzo e in poco tempo.
Il Garante ha chiuso con impegni i procedimenti nei confronti di quattro degli influencer sottoposti ad accertamenti, mentre ha sanzionato per un valore complessivo di 65mila euro gli altri due.
Nell’ambito dell’istruttoria, l’Autorità ha accertato che i sei influencer promuovevano sistematicamente strategie per ottenere alti guadagni, senza chiarire la natura promozionale di tali comunicazioni.
I contenuti diffusi dagli influencer, infatti, si sostanziavano principalmente in video e foto in cui, mostrandosi come “ricchi e di successo”, dispensavano consigli ai propri followers su come conseguire guadagni facili e sicuri tramite i corsi a pagamento di cui loro stessi erano i promotori.
Tali contenuti, tuttavia, non riportavano alcuna indicazione circa la natura pubblicitaria delle comunicazioni, come prescritto dalla normativa di settore, che richiede di utilizzare la dicitura advertisement nella comunicazione commerciale.
Inoltre, le istruttorie hanno rilevato ulteriori pratiche in contrasto con il Codice del Consumo, come l’assenza di riferimenti al costo dei beni e servizi offerti nei contenuti da questi diffusi, o l’utilizzo frequente di affermazioni ed endorsement da parte di brand, testate giornalistiche, reti e programmi televisivi, non facilmente verificabili.
Il Garante ha anche evidenziato la massiccia presenza di followers falsi fra i profili Instagram da questi utilizzati, funzionali ad accrescere la percezione non autentica di popolarità e successo vantata agli occhi del pubblico.
Sulla stregua dei recenti interventi di “moral suasion” conclusi a gennaio 2025 nei confronti di altre quattro influencer, anche questi ultimi provvedimenti rispettano l’obiettivo dell’Autorità nel garantire correttezza e trasparenza in relazione ai contenuti pubblicitari nel settore dell’influencer marketing.
Qui il link al comunicato stampa dell’AGCM.